Fabrizio Cambi
“Nella conca del mio mutismo metti una parola”. L’utopia infranta di Ingeborg Bachmann
Conferenza 2 maggio 1995
La Spezia. Auditorium Biblioteca “P.M. Beghi”, via del Popolo 61
Fabrizio Cambi (Livorno 1952 – ivi 2021) aveva iniziato la sua carriera accademica dopo il conseguimento presso l’Università di Pisa delle lauree in Filosofia e in Lingue e letterature moderne, quest’ultima con il prof. Marianello Marianelli. Dopo gli anni di insegnamento a Pisa e a Firenze, nel 1995 si era trasferito a Trento dove era professore ordinario di Letteratura tedesca alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Infaticabile nel promuovere le relazioni internazionali sul piano didattico e scientifico, fu per molti anni coordinatore dei programmi di Cooperazione interuniversitaria con le Università di Jena e Dresda e del Programma di doppia laurea con l’Università di Dresda. È stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e tra i fondatori dell’Ateneo Italo-Tedesco. La sua grande esperienza gli valse la nomina nel 2011 a presidente dell’Istituto Italiano di Studi germanici. Nella sua intensa attività di ricerca si è occupato di letteratura tedesca dell’età romantica e di letteratura contemporanea, in particolare della RDT. Oltre a numerosi importanti studi su Jean Paul, Heinrich Heine, Robert Musil e Ingeborg Bachmann, ha curato per i Meridiani Mondadori la prima edizione commentata di Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann ed è stato coordinatore scientifico dell’edizione integrale delle Lettere di J.J. Winckelmann. Si deve a lui la creazione della rivista Osservatorio critico della germanistica, fondamentale strumento di divulgazione e critica della germanistica. Per le sue non comuni doti umane e intellettuali – che tanti germanisti spezzini hanno avuto occasione di apprezzare negli anni degli studi a Pisa – la sua prematura scomparsa ha destato profonda commozione anche al di fuori del mondo accademico.