Occasione della conferenza fu la pubblicazione del libro “Brecht regista: memorie dal Berliner Ensemble” di Claudio Meldolesi e Laura Olivi, Il Mulino 1989.

Maria Fancelli, professore ordinario dal 1980, nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze dal 1983, ha insegnato nelle Università di Trieste, Siegen e Siena. È stata Direttore dell’Istituto di Filologia Germanica di Trieste, dell’Istituto di Lingue e Letterature Germaniche, slave e ugrofinniche dell’Università di Firenze, del Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università di Firenze. Nel 1993 ha ricevuto la Winckelmann-Medaille da parte della Winckelmann-Gesellschaft, nel 2000 la laurea honoris causa della Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität di Bonn. Ha diretto la sezione dei classici tedeschi “Gli Elfi” nella collana universale Marsilio, che annovera più di trenta volumi. Ha studiato la letteratura classico-romantica, in particolare Goethe e Winckelmann. Di quest’ultimo ha curato l’edizione delle Lettere in tre volumi (IISG, Roma 2016). Ha scritto su Heine e Stifter, Benn, Brecht e Thomas Mann. Claudio Magris l’ha definita “la grande interprete della deutsche Klassik”, che come nessun altro in Italia “ha fatto e fa capire che cosa è stata e che cosa è questa stagione universale della civiltà, non solo tedesca ma europea e, nel senso più ampio, occidentale”.