La conferenza si è svolta in occasione della Mostra documentaria “Goethe in Italia”, allestita dalla Casa editrice Artemide in collaborazione con il Goethe Museum Weimar e con il Goethe Institut di Roma. Come sottolinea Andrea Marmori nell’introduzione, la mostra fu esposta nelle sale del Castello San Giorgio, appena restaurato, poco prima che vi avvenisse il trasferimento del Museo Archeologico “U. Formentini” dai locali di via Curtatone, in un momento quindi di particolare significato nella storia culturale-museale della città.

Luciano Zagari (Roma 1928 – Pisa 2008), uno dei grandi maestri della germanistica italiana, ha insegnato per molti anni all’Università “L’Orientale” di Napoli, di cui è stato anche Rettore, e successivamente a Pisa presso l’Istituto di Tedesco della Facoltà di Lettere. In volumi e saggi dedicati a Goethe, ai romantici, a Georg Büchner, Heinrich Heine, Hugo von Hofmannsthal, Franz Kafka, Gottfried Benn, Hermann Broch, Elias Canetti ha concentrato la sua ricerca sulle principali tappe che hanno segnato il sorgere e lo sviluppo di una coscienza poetica moderna nei paesi di lingua tedesca. Al centro dei suoi interessi il Romanticismo tedesco (Paradiso artificiale e sguardo elegiaco sui flutti. La lirica religiosa di Brentano e la periodizzazione del romanticismo, Roma 1971; Mitologia del segno vivente. Letture del romanticismo tedesco, Bologna 1985), Hölderlin (La città distrutta di Mnemosyne, Pisa 1999) e la Goethezeit (Sistemi dell’immaginario nell’età di Goethe, Pisa 2004).